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C’era una volta…


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ACS 8000

Era basato sul processore Z80 a 4 MHz e fornito con 32 KB di RAM, espandibile a 64 KB (!!!). Altos aveva evitato di utilizzare il bus S-100 (abbastanza standard al momento), ma aveva equipaggiato la scheda CPU con un controller del disco (che poteva collegare fino a due unità Shugart da 8 pollici), due porte seriali e una parallela, lasciando anche spazio per un altro Z80 opzionale da utilizzare come controller DMA e un coprocessore a virgola mobile AMD 9511 opzionale. Come sistema operativo, questa macchina poteva utilizzare il CP/M o l’Oasis.

IBM PC

Mi ricordo ancora quando io e il mio amico Giuseppe discutevamo se fosse meglio il PC Dos o l’ MS DOS…il primo della IBM e il secondo della allora Micro-Soft..(allora si chiamava così..)…bei tempi quelli..Altos o PC IBM…quanti ricordi..per noi che eravamo capaci di programmare solamente in Assembler e in Basic..ma facevamo delle cose incredibili…

Mi ricordo ancora..con un misero 8080 e tantissime ore di assembler gestivamo simultaneamente fino a 8 video display, da 12 pollici e rigorosamente monocromatici, per presentare le quotazioni di Borsa in tempo reale che ci venivano trasmesse per via telefonica e modem a 300 Baud dalla sede dell’AGI di Roma. 300 dei nostri display installati nelle vetrine del banco San Paolo hanno fornito per molti anni i dati agli allora clienti che si interessavano della Borsa Italiana alle prime armi..

Qualche anno più tardi e con l’arrivo di Internet e il suo Netscape e del primo Windows 3.0, il mondo dell’informatica (..oggi si dice solo IT..) veniva letteralmente stravolto. Era l’inizio della rivoluzione….La legge di Moore, cofondatore della INTEL diceva:

« La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistori per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni). »

Il grafico qui sotto ci mostra il numero di transistors presenti all’interno di un microprocessore, il cuore di un computer….e praticamente ci dice che un IPhone 8 ha una potenza di calcolo enormemente superiore a quella dei computers usati per spedire il primo uomo sulla luna.

Oggi, con l’arrivo…anzi no, con la velocissima espansione delle tecnologie legate alla Blockchain (..già..perchè in effetti Satoshi Nakamoto ne aveva già pubblicato il protocollo Bitcoin nel lontano Novembre del 2008), il mondo si trova di fronte, forse, alla più grande rivoluzione tecnologica dei nostri tempi…

Le conseguenze di questa rivoluzione non sono purtroppo alla portata di tutti e ancora poche persone sono in grado di comprenderne l’influsso sulle strutture della nostra attuale società. Questa è una rivoluzione che viene dal basso, dal mondo sommerso del Deep Web e degli Hacker “buoni” e anche di quelli “cattivi”…dal mondo degli anti-sistema e di quelli di “Occupy Wall Street”..e di quelli che come me hanno visti gli anni bui del ’68… Insomma …di quelli che non accettano che l’umanità sia guidata e controllata da quelli che hanno il potere…soprattutto quello dei soldi….Ah!.. io sono uno di quelli che ancora NON lo accettano..

..we still keep fighting
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